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Giocare a polo e Ringana Sport

Oggi sono stata a pranzo nel mio ristorante preferito, Flora in Stradone Scipione Maffei a Verona dietro Piazza Brà. Un posto incantevole, l’energia rilassante e positiva si percepisce subito appena si entra con questi muri colorati di verde dove regna la natura e la freschezza e il senso olfattivo e visivo viene subito catturato dalla prelibatezza dei cibi che ogni giorno vengono cucinati. La particolarità che contraddistingue questo posto incantevole è la freschezza e il cibo sano.

flora-la-sala-lineabio360Parlo sempre con il proprietario, il signor Luciano, il creatore e proprietario di Flora, una persona disponibile e ricco di ogni aneddoto della sua vita. Lui era uno skipper, un imprenditore e un giocatore di polo. Uno sport a me sconosciuto, ho sentito tanto parlare di questo sport ma non ho mai toccato con mano e visto giocare i cavalieri.
La squadra si compone di 4 giocatori per ogni team e ogni giocatore possiede 4 cavalli. E’ un gioco molto pericoloso perchè i cavalli corrono a 50 km/h, è uno sport di contatto e ci vuole la massima concentrazione, abilità e fermezza nel prendere decisioni ed essere uno stratega per lanciare la palla, seguire il compagno, affiancare l’avversario, rubargli la palla e andare alla porta per fare punto.
A parole può essere semplice e intuitivo ma la preparazione prima della partita e post partita deve essere assolutamente equilibrato tra esercizi fisici per mantenersi in forma, alimentazione e assunzione di vitamine e antiossidanti per non stressare il fisico.

Ringana Sport aiuta il polo

Prodotti per un apporto rapido di energia migliorando la performanceLuciano ha appeso le scarpette al chiodo, anzi la stecca alla parete del ristorante. Sì, puoi ammirare le palle, le stecche e i frustini nel corridoio subito dopo la porta in vetri. Ho consigliato a Luciano, quando ritornerà a giocare, di usare le Caps Push e il Boost per allenarsi e da utilizzare durante la partita perchè il nostro organismo ha bisogno di antiossidanti e sostanze vitali che danno carica e energia. Durante la partita si generano moltissimi radicali liberi e per contrastarli è essenziale l’azione antiossidante. Questa proviene da pycnogenol, hytolive, exgrape, estratto di melone, magnesio citrato, l-carnitina tartarto, nicotinamidadenin (NADH), caffeina verde, peak atp e potassio.
Per il recupero post partita, invece, ho consigliato il Pack Boost. Un integratore alimentare contenente carboidrati, elettroliti, creatina e aminoacidi ramificati (BCAA), acqua di noce di cocco, succo di limone e ananas per una bevanda isotonica ristabilendo i sali minerali persi durante la fatica e consentire la rigenerazione evitando problemi muscolari.
Dopo essermi accorta che stavo parlando con Luciano per un’ora di questo splendido sport e avendo solo 10 minuti per andare a prendere mia figlia a scuola ho chiesto la merenda con un favoloso estratto di sedano, arancia, kiwi, zenzero e sono uscita da questo splendido paradiso con un’idea per scrivere il mio articolo.
polo-lineabio360Certe affinità non hanno una logica,
in un attimo si crea un ponte
fra due persone e senza farsi domande
ci si ritrova a percorrere insieme
il viale dell’amicizia…
Ma accade solo con persone speciali.                Grazie Luciano!
trekking montagna

Consigli di trekking per tutta la famiglia e Ringana Sport come fedele alleato

Adoro fare trekking in montagna. Camminare mi rimette al mondo e arrivare in cima alle vette più alte delle dolomiti mi dà un incredibile senso di libertà. Lassù, in cima al mondo, torno a respirare, sono tra le cime più belle del mondo, ho di fronte a me un’opera d’arte della natura ed è bella da togliere il fiato.

Certo arrivarci non è sempre facile. A volte la funivia ti porta direttamente in paradiso. Ma un paradiso affollato e rumoroso. Se invece cerchi silenzio e non vuoi vedere anima viva, ecco, in quel caso serve un po’ di allenamento e voglia di arrivare oltre.

Se ci arrivo io ci arrivano tutti: 5 consigli di trekking da una pigrona

Allora, partiamo dal presupposto che non sono un’esperta di trekking. I miei sono consigli per chi ama camminare, ma non è esattamente uno sportivo. E magari deve portarsi dietro pure i marmocchi che spesso di camminare non hanno proprio voglia. Insomma, come sopravvivere alla giornata in montagna, ecco.

  1. Nella zaino non ci va tutta la casa. Gli imprevisti sono dietro l’angolo, ma se non vai in un luogo totalmente sperduto della catena dell’Himalaya i razzi di segnalazione non ti servono. E neppure antibiotici, tachipirina, 4 maglie e il cambio completo. Un kit di pronto soccorso da viaggio è sufficiente, un telefono e ghiaccio spray sono più che sufficienti per sopravvivere. Il resto dello spazio lascialo al cibo, alle ventine e all’acqua.
  2. Scarponi comodi, della giusta misura, che non tocchino il pollicione e alti sulle caviglie. Lo dico per esperienza. All’inizio di una camminata di 7 ore ho messo male un piede e avevo scarponi bassi. Ho voluto resistere, cosa vuoi, è stato solo un sassolino. Ci ho messo 9 mesi a venirne fuori. Con gli scarponi alti, oltre a non farmi entrare l’acqua nelle scarpe, lo avrei evitato. E poi ricorda, gli scarponi nuovi fanno male a prescindere…
  3. I bambini ce la fanno più di te, giuro. I miei amici, quando propongo una gita, fanno tutti la stessa domanda: i bambini ce la fanno? Sì, sempre. Sono davvero poche le volte in cui ho visto bambini non farcela fisicamente. Più spesso li ho visti fare capricci e lagnare disperatamente e ho visto genitori trasportare zaini e bambini insieme come sherpa per disperazione. Chiaro… non si può pretendere che da nulla facciano il giro del Brenta, insomma, un po’ di buonsenso non guasta.
  4. Zuccheri, e cioccolata per i cedimenti momentanei, grassi, non troppi, e proteine per la resistenza. Soprattutto tanti liquidi, che si tende a sottovalutare la quantità di liquidi persa con la sudorazione, soprattutto se le temperature sono ingannevolmente tiepide e non ti accorgi di sudare.
  5. Pazienza e resistenza sono le parole magiche. Perché io ti posso assicurare una cosa: qualunque sia il percorso che hai scelto il posto che raggiungerai sarà fantastico, sarà una meta raggiunta e poi puoi puntare ancora più in alto. Per questo i miei figli odiano andare in montagna con me, perché indico sempre lì, più in alto, in cima a quella collina, perché voglio vedere cosa c’è oltre, quale spettacolo mi aspetta. E questo vale nel cammino come nella vita.

Come gli integratori sportivi Ringana hanno salvato la mia gita sulle Dolomiti

Giornata incredibile, con un cielo terso e un caldo anomalo. Sole a picco sulle Pale di San Martino e una particolare stanchezza da parte mia dopo una settimana di lavoro e pensieri. I bambini avevano iniziato a litigare ancora in auto ed erano nervosi. Insomma non era iniziata nel migliore dei modi, diciamo.

Dopo due ore di cammino abbiamo dovuto separarli, i due fratelli, e ragionarci. La stanchezza si faceva sentire. Arrivati a metà strada, alla forcella Pradazzo, lo spettacolo che si è aperto davanti era stupendo, lasciava davvero senza fiato. E senza fiato lo eravamo davvero, tra polemiche, litigi e discussioni. Così ci siamo fermati per un po’ perché la mia meta (non la loro, che non si sarebbero più mossi) era il passo santa Margherita, a 2545 metri. Perché, l’ho detto, io punto sempre più in alto, che da lassù si vede il mondo da un’altra prospettiva.

Ho tirato fuori le mie Ringana Boost, bustine per la preparazione di una bevanda al sapore di frutta per la reidratazione e il recupero delle energie. Fantastiche per le attività sportive di lunga durata, come la nostra camminata.  Ne avevamo bisogno. Una borraccia a testa per me e mio marito, qualche sorso ai ragazzi e un po’ di relax. Quando siamo ripartiti verso il passo è stata tutta un’altra storia.

ringana sport trekking

È stata dura fisicamente, quello sì, eravamo anche fuori allenamento, anche se la camminata era molto semplice, ma avevamo recuperato le forze. Il nostro umore è cambiato, ci siamo anche rasserenati, forse era proprio quello che mancava al nostro fisico a renderci tutti capricciosi.

La giornata ha preso un’altra piega. Ci siamo goduti un panorama a 360° sulle Dolomiti, abbiamo fatto foto e selfie, abbiamo chiacchierato e giocato.

Ecco, ora non si parte più senza i nostri integratori Ringana Sport, questo è certo. Grazie a Cristina che ce li ha fatto conoscere, naturalmente.

Annalisa

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